Gli anziani e il cambiamento: un dramma moderno che sembra preso da un manuale sulle fasi del lutto. La maggior parte è bloccata tra la negazione e la rabbia, incapaci di accettare un mondo che cambia più velocemente di quanto loro riescano a tenere il passo.
In negazione, si rifiutano di ammettere che cose come l'intelligenza artificiale, i diritti LGBTQ+ e i social media esistano davvero. “Ai miei tempi queste cose non esistevano,” ripetono come un mantra, sperando che il mondo ritorni magicamente agli anni '50.
E quando la realtà li colpisce in faccia? Si infuriano. L'omofobia, il patriarcato e il bigottismo diventano le loro armi preferite. "Ai miei tempi si sapeva come stavano le cose!" urlano, scatenando crociate contro tutto ciò che è moderno. Ogni Pride è visto come un'invasione aliena, ogni passo verso l'uguaglianza come una minaccia all'ordine naturale.
Non riescono a vedere che la loro resistenza al cambiamento li isola, li rende anacronistici e privi delle gioie che la modernità può offrire. La loro battaglia contro la modernità è come cercare di fermare una tempesta con un ombrello bucato.
Quindi, cari anziani, è ora di accettare che il mondo va avanti. Il cambiamento non è una minaccia, ma un'opportunità di crescita. Continuare a combattere battaglie già perse non vi farà tornare ai “bei tempi andati”. Il futuro non aspetta, e se non vi adattate, rimarrete solo con la vostra nostalgia e i vostri pregiudizi.